giovedì 12 febbraio 2015

50 sfumature. La mia opinione.

Ho accettato di leggere questa trilogia quasi come una piccola sfida, infatti, non più di un mesetto fa la mia amica E. mi ha prestato tutto il malloppo, dicendomi che era talmente intrigante che ne avrei letto uno alla settimana.
Devo ammettere che il mio iniziale scetticismo ha presto ceduto il passo ad un interesse quasi morboso per le descrizioni, fin troppo dettagliate, della James, così, effettivamente in un mese ho terminato la mia lettura.
La morale della storia è molto semplice, ovvero: fino a che punto una donna sarebbe disposta a farsi sottomettere?

Giustamente, così come ci fa credere la protagonista, Anastasia, noi siamo donne orgogliose moderne e colte e col cavolo che ci faremmo legare e imbavagliare, figuriamoci poi ridurci a chiamare un uomo "mio signore".
Tuttavia bisogna considerare che il protagonista maschile, Christian Grey, ha diversi assi nella manica,  uno di questi è di essere uno degli uomini, nota bene, più ricchi degli Stati Uniti (ci hai detto poco); la storia ci insegna che per denaro e fama alcune donne si venderebbero pure l'anima al diavolo.

Comunque Anastasia è del tutto indifferente al denaro anche perchè lui ha ben altre qualità. Innanzitutto è bello, anzi bellissimo e pure dannato (per via di un passato un pò fosco) e questo si sa, rende tutto più romantico.
Dulcis in fundo è anche giovanissimo.
Ricapitolando Christian Grey è: stra ricco, imprenditore di successo, bellissimo, tenebroso e giovane.
A questo punto oserei dire che il fatto che abbia delle leggere perversioni sia il minimo.

L'autrice fa ondeggiare tutti e tre i libri su una sorta di bilancia amore-sesso e a mio modesto avviso ci riesce piuttosto bene.
La protagonista, nella quale noi donne dovremmo immedesimarci, è la classica ragazza della porta accanto che per amore farebbe qualsiasi cosa, ma come viene spesso ripetuto, entro certi limiti.
Le attitudini sessuali più turpi e scandalose del protagonista vengono da subito relegate al passato, quando era un uomo perso e trattava le donne solo come schiave, mentre con Anastasia si inaugura un nuovo percorso e quello che viene riservato a lei sembra essere in realtà ciò che resta (di buono) di quel mondo.

Forse tre libri sono troppi, forse la storia è solo un pretesto per parlare di sesso, non so, io li ho letti e non me ne pento.
Non mi resta che vedere il film!


Nessun commento: